Con progetto internazionale guidato da Politecnico di Milano

Nell’ultimo decennio si è assistito ad un continuo sviluppo della rete in fibra ottica in ambito metropolitano. Oggi, però, c’è ‘un collo di bottiglia’ nella trasmissione e nell’indirizzamento dell’enorme quantità di dati, dovuta al drastico aumento degli utenti, alla dimensione dei contenuti e alla convergenza con altre reti come quella mobile. La fotonica è la chiave per supportare l’evoluzione dell’intera infrastruttura, ma le tecnologie sfruttate oggi sono quelle tradizionali, usate per la rete di trasporto a lunga distanza, che risultano troppo costose e con un elevato consumo energetico.
L’approccio di Passion (Photonic technologies for progrAmmable transmission and switching modular systems based on Scalable Spectrum/space aggregation for future agIle high capacity metrO Networks) “è completamente alternativo, sia a livello di progetto dei componenti e dispositivi sia a livello di architetture e gestione della rete”, spiega Pierpaolo Boffi, docente del Politecnico e coordinatore del progetto.
“L’obiettivo di Passion è permettere uno sviluppo sostenibile a livello di costi e consumi energetici, garantendo in futuro nelle nostre città la facile trasmissione e commutazione di un’enorme quantità di dati. Il successo del progetto non solo permetterà di rafforzare la leadership industriale europea nelle telecomunicazioni – precisa Boffi – ma contribuirà all’affermazione di una società sempre più connessa, con importanti ricadute sociali ed economiche”.